IO PROVO A VOLARE!
Omaggio a Domenico Modugno
con GIANFRANCO BERARDI
Regia Gabriella CASOLARI
Venerdì 02 Agosto 2019
VILLA COMUNALE – Crotone h. 21,30
INGRESSO Euro 5,00
I biglietti sono disponibili in prevendita a Crotone presso la centralissima edicola Lorenzano (guarda la MAPPA)
Per Info su biglietti e prevendita
+39 389 186 0 189
(solo whatsapp no chiamate vocali)
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(solo whatsapp no chiamate vocali)
LO SPETTACOLO:
IO PROVO A VOLARE !
Omaggio a Domenico Modugno
Gianfranco Berardi – VINCITORE DEL PREMIO UBU 2018 come MIGLIORE ATTORE
Compagnia Berardi-Casolari
Con:
– Davide Berardi (Voce solista e Chitarra)
– Bruno Galeone (Fisarmonica)
– Gabriella Casolari
Regia Gabriella Casolari
VILLA COMUNALE – Crotone
h. 21,30
Biglietto 5,00 Euro
LO SPETTACOLO:
E’ grande teatro questa estate a Crotone!
Siamo orgogliosi di poter ospitare Gianfranco Berardi – VINCITORE DEL PREMIO UBU 2018 come MIGLIORE ATTORE con un suo omaggio a Domenico Modugno.
IO PROVO A VOLARE…! EVENTO IMPERDIBILE!
con:
Davide Berardi (Voce solista e Chitarra) – Bruno Galeone (Fisarmonica) – Gabriella Casolari
Io provo a volare è una drammaturgia originale, che a partire da cenni biografici di Domenico Modugno e dalle suggestioni delle sue canzoni, racconta la vita di uno dei tanti giovani cresciuti in provincia pronti, sull’onda del mito,ad affrontare ogni peripezia per realizzare il sogno di diventare artisti. Ed è proprio attraverso la descrizione delle aspettative, delle delusioni, degli sforzi e degli inganni subiti da truffaldini incontri che si articola il viaggio fra comici episodi della realtà provinciale e alienanti esperienze metropolitane.
La storia vede lo spirito di un custode di un teatrino di provincia che, a mò di vecchio capocomico, torna in scena ogni notte, a mezzanotte, in compagnia dei suoi musicisti all’interno del teatro, in cui mosse i primi passi.
Così fra racconto, musica e danza , si rivivono episodi della sua vita: i sogni, gli incontri, gli stages, le prove , la fuga, la scuola, il primo lavoro e l’amaro rientro al paesino, al quale, dopo aver provato tutte le strade possibili, è costretto a tornare.
Ma come se non bastasse, il piccolo e romantico cinema in cui aveva cullato il sogno artistico, non è più quello di una volta. Così per amore dell’arte e della propria felicità, il giovane decide di entrare di nascosto nel teatro e pietra dopo pietra demolirlo.
Il lavoro quindi, utilizzando la figura di Modugno come simulacro, rende omaggio agli sforzi ed al coraggio dei lavoratori in genere e dello spettacolo in particolare, che, spinti da passione, costantemente si lanciano all’avventura in esperienze giudicate poco dignitose, solo perché meno visibili.
Poesia e comicità sono gli ingredienti principali della pièce, che attraverso un uso sui generis della luce trasmette atmosfere emotive, suggestioni e ricordi indimenticabili cercando di risvegliare nel pubblico quel sogno di libertà di cui Modugno si fece portavoce e simbolo.